domenica 28 settembre 2014

Living In Florence #4 - L'ATAF è il decimo girone dell'inferno.





Se ufficialmente l'Azienda Trasporti dell'Area Fiorentina è la società che gestisce i trasporti pubblici di Firenze e Provincia, per i cittadini e aspiranti tali l'ATAF è conosciuta come il decimo girone (non) ufficiale dell'inferno dantesco. Affermazione pesante? forse, ma ho le mie buone ragioni. A riguardo si è scritto veramente di tutto, dallo scandalo privatizzazione alla multe ingiustificate, l'azienda è sempre e costantemente sulla bocca di tutti, manco fosse una delle tante aziende di Paris Hilton. Chi ha provato almeno una volta il servizio ha potuto riscontrare numerosi problemi, io che ho la fortuna di utilizzare i mezzi tutti i giorni, ho deciso di fare addirittura una lista: 

  • Autobus vecchi e fatiscenti: Gli autobus sono veramente, ma veramente vecchi. Lo scorso maggio sono stati lanciati dei nuovi mezzi ultramoderni, ma servono solamente l'aria centrale mentre le periferie sono servite ancora da degli adorabili autobus assemblati negli anni '90 che in estate si trasformano in bagno turco pubblici. 
  •  Prezzi troppo alti: Il costo per un biglietto da una corsa è di 1,20 euro, mentre quello da quattro corse è di 4,70 euro. Gli abbonamenti vanno da un minimo di 35 euro (mensile) a un massimo di 300 (annuale). La scorsa primavera era stato introdotto il biglietto elettronico via cellulare a 1,20 euro + costo dell'operatore, dopo circa 3 mesi il prezzo è salito a 1,50 euro. Una mattina mi è capitato di ascoltare una signora che chiedeva a un controllore il motivo del rincaro, la risposta è stata "eh signora, secondo lei come li pagano gli autobus nuovi per il centro?". Giustamente hanno pensato di rovinare l'unico servizio che funzionava bene e che aveva riscosso successo tra gli utenti. Un applauso all'ufficio marketing. 
  • I controllori: Tasto dolente. Dolentissimo. Se alcuni svolgono tranquillamente il proprio lavoro, altri partono con l'intenzione di prendere la gente per il culo. Ce n'è uno in particolare che è proprio un'idiota patentato. È bassino, brutto come la morte, con un forte accento napoletano, l'ho beccato diverse volte e si è sempre comportato male. Una volta in particolare, io e Marilea (sì, proprio la Marilea che scrive su questo blog) stavamo andando al cinema e, siccome le obliteratrici funzionano una volta ogni sei mesi, Marilea si è girata tutti i vagoni della tramvia per cercarne una funzionante. Ebbene, il nostro amico, che già il blocchetto delle multe in mano e i campi dedicati alle cifre da pagare già compilati, sosteneva che avesse deciso di timbrare solo dopo che lui era salito, da quel momento è nata una discussione piena di berci* che si è conclusa con io e lui che litigavamo in dialetto campano utilizzando termini non molto lusinghieri. Ma alla fine la multa non l'ha fatta. Il biglietto si deve comprare e obliterare sempre, ma ci sono modi e modi di rivolgersi a un'utente che ha un problema e si sta comportando onestamente. Poi c'è anche il controllore che assomiglia vagamente a Richard Gere e quando sale le vecchine (e non solo) oltre al biglietto vorrebbero dargli anche altro, ma questo è un altro discorso. 
  • Gli autisti: Alcuni sono convinti di essere dei piloti di Formula Uno, prendono delle curve degne di Maranello. E che gioia litigarci la mattina perché rischi di franare addosso agli altri e invece che a lavoro saresti constretto ad andare all'ospedale. 
  • Gli orari delle corse: Allucinanti. Se nella zona centrale gli orari vengono più o meno rispettati, in periferia è pure utopia, con corse saltate e autobus stacolmi di gente che è costretta a spingere a strattonare per poter scendere alla propria fermata. Gli unici a non aver problemi sono le persone particolarmente magre che riescono ad infilarsi tra il labirinto di corpi umani che si crea, per chi, come me, un po' di spazio lo occupa, tutte le volte è una tragedia. Dopo le 23 gli autobus spariscono, in periferia anche dopo le 20. Esiste un servizio a chiamata denominato Nottetempo che viene usato pochissimo perché troppo caro. La situazione peggiora durante i weekend con corse che spariscono nel nulla e periodi di attesa di minimo 20 minuti. 

Insomma, la situazione è veramente tragica, e potrei continuare a scrivere intere pagine web sui problemi che ha l'ATAF, a partire dai prezzi e la maleducazione dei dipendenti fino ad arrivare ai ROM che utilizzano i mezzi indisturbati e i controllori che fanno finta di non vederli, la lista sarebbe veramente lunga. Prendere i mezzi a Firenze è veramente un inferno, ma è l'unica soluzione possibile per coprire lunghe tratte visto che anche i taxi sono particolarmente cari rispetto ad altre città. Quindi, cari aspiranti turisti e cittadini, se al vostro arrivo a Firenze, un giorno vi capiterà di pensare alla famosa citazione dantesca "Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura che la dritta via era smarrita", sicuramente sarete finiti su un autobus ATAF. 

L'unica cosa positiva? l'innamorarsi di perfetti sconosciuti praticamente tutte le mattine.  

Vincenzo.

*berci = strillo, urlo - è un termine molto usato a Firenze. Per leggere il mio post Fiorentino for Dummies clicca qui.

Questo post è gli argomenti in esso trattati sono frutto di esperienze personali ed oggettive.
 Per richieste di rettifica o chiarimenti, vogliate cortesemente scrivere a: 
aspirantebiondo@gmail.com

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