
La mia domanda è: siamo ancora in grado di innamorarci e di amare senza l'aiuto della tecnologia? Mi vengono in mente i nostri genitori, loro si sono innamorati senza whatsapp, wechat e derivati, si sono innamorati guardandosi in faccia, senza nascondere i propri sentimenti dietro lo schermo di uno smartphone, mentre noi abbiamo davvero sostituito gli sguardi rubati, i sorrisi dolci e i baci lunghi da rimanere senza fiato con il suono di una notifica? L'altro giorno una mia amica mi raccontava del panico che l'assale quando il suo ragazzo legge i messaggi ma non risponde e in alto appare la scritta "Ultimo accesso alle ore ...", mi ha raccontato dei film mentali che partono nella sua testa e del suo sentirsi una cretina quando scopre che in realtà stava dormendo/giocando alla playstation/facendo altro e ho realizzato che lei non è la sola, anzi, io sono esattamente così, uguale, spiccicato. Mi sono venuti i brividi.
Il bello, però, arriva quando una relazione finisce e si è costretti a dover cancellare tutti gli account social di quella persona, quella che fino a pochi giorni fa era tutto per te. Poi capita anche che non ce la fai a cancellarli, non ci riesci proprio, e allora sei lì che controlli cosa fa, con chi, quando, perché, non per interesse, ma per capire se sta soffrendo come te, se sta ascoltando il Greatest Hits di Laura Pausini con il rischio di sfratto.
Io, come tutti ormai, uso i social tutti i giorni, sarei ipocrita a non ammetterlo, ho addirittura aperto un blog, ma ultimamente mi sto rendendo conto che condizionano enormemente la vita, amorosa e non, sopratutto quando si attraversa un periodo così così, perché uno le ferite le deve avere, aiutano a crescere, ma sarebbe meglio potersele leccare senza rischiare di procurarsene altre. Che bastardi questi social network.
Vincenzo.