Se negli anni passati erano i ritmi latineggianti, i beat techno-dance ad essere i protagonisti delle lunghe e torride estati, quella del 2014 è stata una stagione insolita non solo dal punto di vista meterologico, ma anche per quanto riguarda il cosidetto “tormentone”. Nessuna canzone è riuscita a conquistare l'ambito titolo, dopotutto il Festivalbar è ormai solo un ricordo di gioventù di chi giovane non lo è più da un bel po'; il vero protagonista è stato l'#icebucketchallenge. L'idea di gettarsi un secchio d'acqua ghiacciata in testa per raccogliere fondi da dare in beneficenza è venuta a Pete Frates, un atleta americano di ventinove anni a cui è stata diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica nel 2012. Le regole del gioco erano molto semplici: i partecipanti dovevano lasciarsi gettare in testa un secchio d'acqua gelata restando completamente immobili e nominare tre persone che avevano il compito di accettare la sfida entro 24 ore e a loro volta nominare altri tre possibili partecipanti in un'infinita catena di docce gelate e donazioni alla ricerca. Lo scopo della sfida era quello di far provare alle persone comuni la sensazione di paralisi con cui i malati di SLA sono costretti a convivere ogni giorno. La SLA è infatti una malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule celebrali che controllano l'attività della muscolatura involontaria (il più importante? Il cuore!). Provate a pensare a un circuito elettrico spezzato che causa lo spegnimento progressivo di tutte le luci di un condominio, è esattamente quello che succede a una persona malata di SLA. Quando i neuroni smettono di lavorare, il malato perde la capacità di compiere le azioni quotidiane più comuni fino ad arrivare alla paralisi e alla morte. Le prime #icebucketchallenge risalgono a Maggio del 2014, ma hanno comincato ad ottenere attenzione mediatica verso la metà di Luglio quando il presentatore americano Matt Lauer ha accettato la sfida lanciata del suo collega Greg Norman e si è lasciato bagnare dalla testa ai piedi in diretta televisiva. Il fenomeno è diventato poi virale a cavallo tra Luglio e Agosto, periodo in cui sono spuntati numerosi video su Facebook ed Instagram.
Le reazioni
sono state numerose e variegate. Se da un lato molte celebrità
internazionali come Britney Spears, Lady Gaga, Donatella Versace e
addirittura la regina della moda Anna Wintour hanno accettato
volentieri la sfida pubblicando, divertentissimi video - memorabili
le urla di panico del capo della maison Versace - e hanno donato una
considerevole somma, d'altro canto sono stati molti i membri dello
spettacolo che hanno preferito limitarsi a postare sui canali social
una copia dei loro bonifici più o meno generosi.
Numerose
sono state anche le polemiche che hanno visto gli utenti criticare il
menefreghismo di alcuni personaggi e il braccino corto di altre, in
particolare la comica Luciana Littizzetto colpevole di aver donato
solo 100 euro nonostante il generoso stipendo guadagnato con la sua
partecipazione all'ultimo SanRemo.
I risultati
ottenuti sono stati entusiasmanti. In Italia sono stati donati 2,4
milioni di euro che andranno alla ricerca e alla AriSLA, la
Fondazione Italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica.
Sì, abbiamo dovuto sorbirci l'ennesimo video Instagram di Belén, ma
almeno lo abbiamo fatto per una buona causa.
Vincenzo.
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