martedì 16 dicembre 2014

"La Cucina della Prima Donna" intervista alla food blogger newyorchese Caroline Chirichella



Dimenticate Serena Van Der Woodsen, Carrie Brandshaw e la New York glam raccontata da Hollywood, Caroline Chirichella è una vera newyorker che sicuramente sa come vivere nella grande mela come una persona “ordinaria”... con tante passioni e sogni!
Durante la nostra chiacchierata abbiamo parlato di opera (è anche una cantate lirica!), del lifestyle italiano e inglese e, ovviamente, di una delle sue più grandi passioni che condivide con il resto del mondo attraverso il suo blog, la Cucina della Prima Donna.

Come è nato il tuo blog? È perché proprio “La cucina di prima donna”
L'idea è venuta fuori nel 2011 durante il mio primo anno in Italia, ero qui per studiare L'Opera e ho cominciato ad esplorare le mie origini italiane! Ho sempre amato il cibo, ma essere qui e fare esperienza con le persone e con la cultura e il modo di vivere, mi ha spinto a scrivere una sorta di diario sui miei diari, a pubblicare foro e viaggiare. Il nome è ispirato alla protagonista delle opere liriche e in pratica è ispirato a quello che facevo in quella fase della mia vita.

Le ricette italiane sono le protagoniste del tuo blog. Com'è nata questa tua passione per il cibo italiano?
Sono cresciuta amando il cibo e la mia famiglia ha origini Italo-Americana, quindi il cibo è sempre stato importantissimo. Mia nonna e mia mamma cucinano continuamente e quindi la mia passione è venuta fuori in modo del tutto naturale. Anche quando era piccola non volevo i giocattoli, preferivo giocare con il cibo, far finta di avere un mio ristorante e divertirmi. Ho sempre amato stare un cucina con mia nonna a guardarla mentre cucinava, e quando portava me e mio fratello al McDonald's, le dicevo sempre che preferivo la sua pasta fatta in casa e le sue cotolette!

Credi che l'italia abbia qualcosa di speciale rispetto agli altri paesi?
Beh, questa è la quarta volta che visito l'Italia e adoro il lifestyle, che non potrei mai avere a NY. Infatti quando resto qui per qualche mese e poi ritorno negli USA, è sempre difficile riabituarmi al ritmo frenetico della città che pensa solo al business mentre qui in Italia puoi prenderti il tuo tempo, stare insieme con gli amici e divertirti, è la cosa che mi piace di più del lifestyle. Un'altra mia passione è l'arte, e in una città come Firenze, è facile ammirare qualcosa di meraviglioso mentre passeggio tra le stradine, hai la possibilità di riconoscere e vedere da vicino opere che hai imparato ad ammirare solo sui libri, sotto questo punto di vista l'Italia è unica.

C'è qualche altro tipo di cucina che ti piace allo stesso livello di quella Italiana?
Io amo qualsiasi tipo di cucina! Mi piace la cinese, la messicana, spagnola, ma l'italiana è sempre stata la mia favorita da cucinare. Un'altra cucina che mi piace molto è quella dell'America del Sud, della zona del Mississipi e della Lousiana, che è molto diversa da quella italiana e proprio per questo mi diverto a combinarle e cercare le giuste contaminazioni.

Immagino che trovare ingredienti genuini nella grande mela non sia così semplice? Hai qualche negozio speciale o un mercato cittadino che preferisci? Quanto spendi per fare una “spesa italiana”?
Trovare ingredienti italiani genuini a New York è davvero difficile, e quando li trovi, sono veramente costosi. Acquisto da Eataly quando ho davvero bisogno di un ingrediente, altrimenti preferisco supportare piccoli negozi a conduzione familiare che vendono deliziose mozzarelle e della carne buonissima. C'è una piccola bottega a Williamsburg dove di solito trovo tutto quello che mi serve, è gestito da un signore e sua madre anziana che la domenica ancora prepara la parmigiana di melanzana. Adoro quel posto.








Come scegli i tuoi ingredienti quando fai la spesa?
A New York sono molto esigente perché penso che la qualità del cibo sia fondamentale, in Italia è decisamente migliore. Se vado al mercato a comprare la mozzarella, sono sicura che è stata fatta quella mattina, mentre a New York è stata come minimo dieci ore su un aereo per essere importata. Mi piace toccare, annusare, percepire il gusto del cibo e cerco di trovare la migliore qualità perché anche il sapore è diverso rispetto al cibo iper-trattato degli Stati Uniti.

Hai visitato l'Italia diverse volte, hai mai pensato di trasferirti qui definitivamente?
Assolutamente sì! Sto cercando di fare diversi viaggi di qualche mese per cercare di abituarmi all'idea, ma la mia intenzione è trasferirmi nell'Italia del sud è aprire un piccolo ristorante, incrociamo le dita!

Dove pensi che sarai tra cinque anni?
In Italia, non necessariamente Firenze, forse al Sud, ma mi piace l'idea di viaggiare e scoprire le bellezze che l'Italia ha da offrire.

Hai qualche consiglio per i principianti?
La regola numero uno è la passione, quando si inzia un progetto bisogna amarlo profondamente, crederci fino in fondo ed impegnarsi tanto. È la passione che ti spinge ad andare avanti e a raggiungere il traguardo.

Hai qualche gustosa ricetta da condividere con noi?
Fin troppe! Una delle mia preferite è la pasta al vino rosso con radiccio, panna e speck. È molto semplice. Si mette a bollire l'acqua e nel frattempo in una padella si fa ridurre un bel bicchiere di vino bianco e un po' panna quanto basta. Quando la pasta è pronta si prende un po' d'acqua di cottura e si mette nella padella con lo speck, il radiccio, sale e pepe, si lascia ridurre il tutto e... buon appettito!

Se volte seguire le avventure di Caroline e ve la cavate con l'inglese, potete farlo con un semplice like su La Cucina della Prima Donna, vi aspettano tantissime ricette deliziose!


Grazie Caroline e break a leg per il futuro! 

photos by Caroline Chirichella.

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