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sabato 7 ottobre 2017

Gli incredibili sensi di colpa dell'Aspirante Biondo

Mi sembrava un ottimo modo per farvi capire che il blog si "rifarà il trucco". Con Photoshop sono una pippa.

Ho degli incredibili sensi di colpa nei confronti di questo blog. E vi spiego il perché.
Era il lontano 2014 quando, un po' annoiato e decisamente preso dal panico post-laurea, decisi di aprire questo spazio online. A quei tempi l'influencer marketing era una parola sconosciuta, i guru del web erano ancora dei liceali e Marco Montemagno non batteva chiodo nemmeno con un voto alla Madonna di Medjugorie. Quell'undici aprile nacque L'Aspirante Biondo, un nome particolare, che ha suscitato stupore, risate spontanee e pure qualche presa per il culo. Però ci siamo divertiti tantissimo. E sopratutto ha permesso che accadessero un sacco di cose belle. Grazie a questo blog ho cominciato a fare un lavoro che mi piace, mi stimola, che non mi fa guadagnare una fonchia ma è bello da morire. Tanto lavoro, tanta gente, tante soddisfazioni.
E poi, preso dalle cose, dagli impegni, dalla vita, l'ho lasciato perdere.
Ed è diventato brutto, antiquato, "poco responsive" per citare un inglesismo alla Montemagno.
Quindi, negli ultimi giorni, visto che la vita mi ha messo di fronte all'ennesimo cambiamento, ho deciso che riprenderò in mano questo primo figlio, perché se lo merita.
Per un po' ci scriverò e basta, avremo ancora la grafica cessa e saremo così favolosamente 2007 con il .blogspot.it (regà, c'ho provato a ricomprare il dominio, ma mi hanno chiesto 282 euro), ma presto torneremo ad essere di nuovo belli, favolosi, fantasticamente contemporanei. Perché come ci insegna una famosa bionda, la fittizia ma assolutamente favolosa Carrie Bradshaw, a volte per ricominciare bisogna tornare dove tutto è cominciato.

Il libro di Montemagno è poi diventato combustibile per il camino nuovo di mio padre.
18 euro spesi bene.

V.

lunedì 10 aprile 2017

L'abitudine di tornare

Un post condiviso da vincedangelo_ (@vincedangelo_) in data:
Avrò pensato a questo post per almeno sei mesi.
Dopo quasi un anno e mezzo di silenzio, una battaglia con GoDaddy che ha preso in ostaggio il dominio e l'ha pure rivenduto, diversi scambi di mail in lingue ostrogote: l'Aspirante Biondo è tornato online. È un ritorno dolce amaro perché, come potete notare, mancano tante cose. Gli autori hanno preso altre strade, il .blogspot fa così 2003 e forse io non aspiro più ad essere biondo. Forse.
Ma non potevo lasciarlo morire così, quindi ho riaperto i battenti.
Certo, non abbiamo più il dominio personalizzato come i blogger che contano, ma gli voglio bene lo stesso. Come se questo piccolo spazio web fosse ferito e bisognoso di cure, piano piano si riprenderà.
Non so se avrà lo stesso nome, le stesse tematiche, lo stesso aspetto, ma ci sarà.
Abbiate un po' di pazienza e, se vi va, ci vediamo qua, tra un po'.

Come immagine ho scelto una foto di Firenze scattata da me perché ci sta sempre bene.

Abbiate cura di voi.
V

sabato 1 agosto 2015

Raggiunti i 52k visitatori, L'Aspirante Biondo va in vacanza!



Dopo un anno e mezzo, la bellezza di 288 post, e un totale di 52.000 visite (grazie!), l'Aspirante si prende un periodo di pausa per ricaricare le batterie.
Ovviamente tutte le rubriche e i post ritorneranno a partire da settembre a cui si aggiungeranno tantissime novità e progetti interessanti. 

Un arrivederci, dunque, che vuole essere anche un pretesto per ringraziare tutti per l'affetto che ci dimostrate. 

Rimarrà aperta e attiva la pagina Facebook del blog con una sorta di greatest hits dei 288 post pubblicati fino a praticamente ieri e, perché no, un po' di post, immagini e materiale nuovo per condividere un pezzo della nostra estate con voi. 

Ci vediamo a settembre! 

Vincenzo.

lunedì 13 luglio 2015

Le Muse Firenze, una piacevole serata tra blogger e yelper

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Dopo una lunga pausa di riflessione (la sessione d'esami è arrivata per tutti!) ritorno a scrivere di un nuovo ristorante, Le Muse, aperto da circa due mesi a pochi passi da San Lorenzo, che ho avuto la possibilità di provare in compagnia di altri blogger grazie agli amici di Yelp Firenze. Una bella serata all'insegna di chiacchiere tecnologiche, future vacanze e buon cibo! 

Partiamo da uno degli elementi più importanti di un ristorante, l'arredamento, che in questo caso è decisamente promosso. Uno stile moderno e ricercato in cui dominano i colori chiari e forti pezzi di design. All'ingresso vi è un lungo corridoio attraverso cui si accede all'aria lounge, un po' piccolina, ma il cocktail bar è veramente bellissimo. Subito dopo c'è la sala principale, anche qui dominano gli arredi eleganti e le luci soffuse che vanno a creare un ambiente tranquillo e adatto a situazioni romantiche e rilassanti. 

La cena è cominciata con una crema fredda di piselli con yogurt e pane tostato, un inizio leggero e saporito. 



Abbiamo avuto la possibilità di ordinare alla carta, quindi come primo ho scelto degli gnocchi di patate con cipollotti, fiori di zucchina, gamberi, basilico fresco e salsa di crostacei e devo ammettere che erano veramente buoni, gli gnocchi si scioglievano in bocca e il condimento era gustoso ma non esagerato.



Come seconda portata ho optato per il controfiletto di manzo con puré di patate e spinaci baby all'aglio. Lo so, il controfiletto ben cotto è un sacrilegio, me l'ha fatto notare anche il simpaticissimo manager con le sue "proteste", ma a me piace così, e in ogni caso era veramente ottimo. Avevo chiesto di non mettere gli spinaci perché non mi fanno impazzire, ma sono stati inclusi comunque, non un grandissimo problema visto che erano buoni anche se mi sono limitato ad assaggiarli - non sono un grandissimo fan dell'aglio. 



Se le prime due portate erano ottime, non posso dire lo stesso del dolce, il cremoso al cioccolato fondente con zuppetta di ciliegie. La zuppetta sovrastava il cioccolato facendogli perdere tutto il sapore, non mi ha fatto impazzire. 



Come vino ci è stato servito un bianco 2014 di ChiaraLuna che ho solo assaggiato perché sinceramente il gusto non mi è piaciuto molto. Per la seconda portata ho scelto di non prendere del vino rosso e limitarmi all'acqua.

Mi è piaciuto molto il servizio, professionale ma non troppo formale, amichevole che non sempre è scontato in questa tipologia di ristoranti. Ci sono stati un po' di problemi nella tempistica delle portate, infatti, chi ha saltato l'antipasto come me, ha dovuto aspettare un'oretta buona per avere il primo, sarebbe stato opportuno chiedere se ci andava di allineare le portate, ma niente di grave, forse giusto un'accortezza in più che non avrebbe fatto male. 

Per concludere, ecco il menù completo che ho scelto: 

Crema fredda di pisello con yogurt e pane tostato 
Gnocchi di patate con cipollotti, fiori di zucchina, gamberi, basilico fresco e salsa di crostacei - 13 euro 
Controfiletto di Manzo con purè di patate all'olio evo  e limone con spinaci baby all'aglio - 25 euro
Cremoso al cioccolato fondente con zuppetta di ciliege al profumo di ginger e polvere di cocco - 10 euro

Per seguire Le Muse 

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Alla prossima! 

Vincenzo 

martedì 16 dicembre 2014

"La Cucina della Prima Donna" intervista alla food blogger newyorchese Caroline Chirichella



Dimenticate Serena Van Der Woodsen, Carrie Brandshaw e la New York glam raccontata da Hollywood, Caroline Chirichella è una vera newyorker che sicuramente sa come vivere nella grande mela come una persona “ordinaria”... con tante passioni e sogni!
Durante la nostra chiacchierata abbiamo parlato di opera (è anche una cantate lirica!), del lifestyle italiano e inglese e, ovviamente, di una delle sue più grandi passioni che condivide con il resto del mondo attraverso il suo blog, la Cucina della Prima Donna.

Come è nato il tuo blog? È perché proprio “La cucina di prima donna”
L'idea è venuta fuori nel 2011 durante il mio primo anno in Italia, ero qui per studiare L'Opera e ho cominciato ad esplorare le mie origini italiane! Ho sempre amato il cibo, ma essere qui e fare esperienza con le persone e con la cultura e il modo di vivere, mi ha spinto a scrivere una sorta di diario sui miei diari, a pubblicare foro e viaggiare. Il nome è ispirato alla protagonista delle opere liriche e in pratica è ispirato a quello che facevo in quella fase della mia vita.

Le ricette italiane sono le protagoniste del tuo blog. Com'è nata questa tua passione per il cibo italiano?
Sono cresciuta amando il cibo e la mia famiglia ha origini Italo-Americana, quindi il cibo è sempre stato importantissimo. Mia nonna e mia mamma cucinano continuamente e quindi la mia passione è venuta fuori in modo del tutto naturale. Anche quando era piccola non volevo i giocattoli, preferivo giocare con il cibo, far finta di avere un mio ristorante e divertirmi. Ho sempre amato stare un cucina con mia nonna a guardarla mentre cucinava, e quando portava me e mio fratello al McDonald's, le dicevo sempre che preferivo la sua pasta fatta in casa e le sue cotolette!

Credi che l'italia abbia qualcosa di speciale rispetto agli altri paesi?
Beh, questa è la quarta volta che visito l'Italia e adoro il lifestyle, che non potrei mai avere a NY. Infatti quando resto qui per qualche mese e poi ritorno negli USA, è sempre difficile riabituarmi al ritmo frenetico della città che pensa solo al business mentre qui in Italia puoi prenderti il tuo tempo, stare insieme con gli amici e divertirti, è la cosa che mi piace di più del lifestyle. Un'altra mia passione è l'arte, e in una città come Firenze, è facile ammirare qualcosa di meraviglioso mentre passeggio tra le stradine, hai la possibilità di riconoscere e vedere da vicino opere che hai imparato ad ammirare solo sui libri, sotto questo punto di vista l'Italia è unica.

C'è qualche altro tipo di cucina che ti piace allo stesso livello di quella Italiana?
Io amo qualsiasi tipo di cucina! Mi piace la cinese, la messicana, spagnola, ma l'italiana è sempre stata la mia favorita da cucinare. Un'altra cucina che mi piace molto è quella dell'America del Sud, della zona del Mississipi e della Lousiana, che è molto diversa da quella italiana e proprio per questo mi diverto a combinarle e cercare le giuste contaminazioni.

Immagino che trovare ingredienti genuini nella grande mela non sia così semplice? Hai qualche negozio speciale o un mercato cittadino che preferisci? Quanto spendi per fare una “spesa italiana”?
Trovare ingredienti italiani genuini a New York è davvero difficile, e quando li trovi, sono veramente costosi. Acquisto da Eataly quando ho davvero bisogno di un ingrediente, altrimenti preferisco supportare piccoli negozi a conduzione familiare che vendono deliziose mozzarelle e della carne buonissima. C'è una piccola bottega a Williamsburg dove di solito trovo tutto quello che mi serve, è gestito da un signore e sua madre anziana che la domenica ancora prepara la parmigiana di melanzana. Adoro quel posto.