Dimenticate Serena Van Der Woodsen, Carrie Brandshaw e la New York
glam raccontata da Hollywood, Caroline Chirichella è una vera
newyorker che sicuramente sa come vivere nella grande mela come una
persona “ordinaria”... con tante passioni e sogni!
Durante la nostra chiacchierata abbiamo parlato di opera (è anche
una cantate lirica!), del lifestyle italiano e inglese e,
ovviamente, di una delle sue più grandi passioni che condivide con
il resto del mondo attraverso il suo blog, la Cucina della Prima Donna.
Come è nato il tuo blog? È perché
proprio “La cucina di prima donna”
L'idea è venuta
fuori nel 2011 durante il mio primo anno in Italia, ero qui per
studiare L'Opera e ho cominciato ad esplorare le mie origini
italiane! Ho sempre amato il cibo, ma essere qui e fare esperienza
con le persone e con la cultura e il modo di vivere, mi ha spinto a
scrivere una sorta di diario sui miei diari, a pubblicare foro e
viaggiare. Il nome è ispirato alla protagonista delle opere liriche
e in pratica è ispirato a quello che facevo in quella fase della mia
vita.
Le ricette
italiane sono le protagoniste del tuo blog. Com'è nata questa tua
passione per il cibo italiano?
Sono cresciuta
amando il cibo e la mia famiglia ha origini Italo-Americana, quindi il
cibo è sempre stato importantissimo. Mia nonna e mia mamma cucinano
continuamente e quindi la mia passione è venuta fuori in modo del
tutto naturale. Anche quando era piccola non volevo i giocattoli,
preferivo giocare con il cibo, far finta di avere un mio ristorante e
divertirmi. Ho sempre amato stare un cucina con mia nonna a guardarla
mentre cucinava, e quando portava me e mio fratello al McDonald's, le
dicevo sempre che preferivo la sua pasta fatta in casa e le sue
cotolette!
Credi che l'italia
abbia qualcosa di speciale rispetto agli altri paesi?
Beh, questa è la
quarta volta che visito l'Italia e adoro il lifestyle, che non potrei
mai avere a NY. Infatti quando resto qui per qualche mese e poi
ritorno negli USA, è sempre difficile riabituarmi al ritmo frenetico
della città che pensa solo al business mentre qui in Italia puoi
prenderti il tuo tempo, stare insieme con gli amici e divertirti, è
la cosa che mi piace di più del lifestyle. Un'altra mia passione è
l'arte, e in una città come Firenze, è facile ammirare qualcosa di
meraviglioso mentre passeggio tra le stradine, hai la possibilità di
riconoscere e vedere da vicino opere che hai imparato ad ammirare
solo sui libri, sotto questo punto di vista l'Italia è unica.
C'è qualche altro
tipo di cucina che ti piace allo stesso livello di quella Italiana?
Io amo qualsiasi
tipo di cucina! Mi piace la cinese, la messicana, spagnola, ma
l'italiana è sempre stata la mia favorita da cucinare. Un'altra
cucina che mi piace molto è quella dell'America del Sud, della zona
del Mississipi e della Lousiana, che è molto diversa da quella
italiana e proprio per questo mi diverto a combinarle e cercare le
giuste contaminazioni.
Immagino che trovare ingredienti
genuini nella grande mela non sia così semplice? Hai qualche negozio
speciale o un mercato cittadino che preferisci? Quanto spendi per
fare una “spesa italiana”?
Trovare
ingredienti italiani genuini a New York è davvero difficile, e
quando li trovi, sono veramente costosi. Acquisto da Eataly quando ho
davvero bisogno di un ingrediente, altrimenti preferisco supportare
piccoli negozi a conduzione familiare che vendono deliziose
mozzarelle e della carne buonissima. C'è una piccola bottega a
Williamsburg dove di solito trovo tutto quello che mi serve, è
gestito da un signore e sua madre anziana che la domenica ancora
prepara la parmigiana di melanzana. Adoro quel posto.