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martedì 23 giugno 2015

I telefilm da recuperare durante l'estate!

Si chiama binge watching e vuole dire fare una maratona "di visione", cioè guardare cinque, sei, sette episodi di seguito di una serie televisiva. Il fenomeno è diventato attuale con l'avvento delle serie inedite di Netflix - che ad ottobre arriverà anche in Italia - ma in realtà è sempre esistito: ve la ricordata vostra nonna attaccata al televisore per scoprire il nome della nuova amante di Ridge Forrester, vero? 

L'estate è dunque la stagione perfetta per un po' di binge watching, gli esami sono finiti (certo, come no), le scuole sono chiuse e le ferie sono in arrivo, ma quali sono le serie da recuperare assolutamente nel corso di quest'estate per potersi definire un pop culture addicted?

Popular, 2 stagioni, 43 episodi 



Prima di Glee, Nip Tuck e American Horror Story, il caro vecchio Ryan Murphy aveva ideato un piccolo gioiellino seriale che però ebbe vita breve nei palinsesti americani. Popular narra la vita di un gruppo di liceali capitanati da Brooke McQueen e Sam McPherson, due ragazze agli antipodi nei gusti e nella scala di popolarità della loro scuola , che vengono costrette a coabitare quando i loro genitori single si conoscono e decidono di unire le famiglie andando a vivere tutti insieme. La serie utilizza situazioni imbarazzanti e paradossali per spiegare la vita, le amicizie e i rapporti dei liceali... o almeno quello dei liceali dei primi anni duemila! 
In Italia è andata in onda prima su RaiDue e poi in replica su All Music, ma potete recuperare tutti gli episodi prodotti a questo link
Curiosità: Del cast fa parte anche Bryce Johnson che avrete già visto in Pretty Little Liars e ha recitato come guest star in Nip Tuck, altro telefilm di Ryan Murphy, in una scena che ha fatto molto discutere i network americani 


Unbreakable Kimmy Schmidt, 1 stagione, 13 episodi. 



UKS racconta la vita di Kimmy Schmidt, componente di un culto religioso apocalittico, che si ritrova a ricominciare la sua vita dopo essere stata rinchiusa in un bunker sotterraneo per 15 anni. Ritrovatasi nella Grande Mela, Kimmy comincia ad abituarsi alla vita in superficie con il suo nuovo coinquilino, Titus Andromedon, la loro padrona di casa e una singolare datrice di lavoro. La serie è prodotta proprio da Netflix ed è stata creata da Tina Fey - che appare anche con un ruolo ricorrente. 
È sicuramente un must watch, una commedia esilarante e brillante che ironizza sulla società attuale e sulla cultura di massa. Adorerete il personaggio di supporto Titus Andromedon, fidatevi. 
Curiosità: la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione e sarà disponibile su Netflix la prossima primavera. 


The Hills, 6 stagioni, 102 episodi. 



Se invece sentite troppo la mancanza di Uomini & Donne - in attesa della nuova stagione di Temptation Island - potete recuperare questo gioiellino del trash mandato in onda da MTV a qualsiasi ora del giorno e della notte, fino allo sfinimento. 
La serie narra la vita di Lauren Conrad, it girl di Los Angeles, e dei suoi amici, tra locali, feste e apparizioni televisive. Vi confesso che insieme a Laguna Beach - serie di cui The Hills è lo spin-off - è la mia guilty pleasure, perché talmente senza senso che non si può fare a meno di adorarlo. Tra l'altro il punto forte della serie era la veridicità delle storie narrate, puntualmente smentita dai protagonisti una volta che le riprese si sono concluse, nell'ormai lontano 2010. 
Curiosità: nel cast c'è anche Brody Jenner, figlio di Caitlyn Jenner e fratellastro di Kim Kardashian e sorelle. 
Potete recuperare tutte le sei stagioni a questo link

Queer As Folk, 5 stagioni, 83 episodi 



La serie segue la vita di cinque uomini omosessuali ed una coppia lesbica che vivono a Pittsburgh, in Pennsylvania. Protagonista assoluto è Brian Kinney - bello e dannato - e la sua storia d'amore disfunzionale con il diciassettenne Justin Taylor. La serie si è fatta notare per la descrizione franca della comunità, dai balli e al glitter, fino all'omofobia, l'AIDS, la persecuzione politica e la prostituzione minorile. Ma anche temi come la fecondazione in vitro, le unioni civili, l'adozione e il sesso sicuro rendendo le storyline credibili, veritiere e assolutamente vicine all'attualità. Io la reputo una piccola perla, assolutamente da vedere per comprendere meglio la comunità omosessuale, che è molto di più rispetto alle marchette che propinano i mass media, sopratutto quelli nostrani. E poi c'è Brian Kinney che è la perfezione. 
Curiosità: Il titolo della serie nasce da un'espressione dialettale della zona nord dell'Inghilterra "there's nought so queer as folk" che significa "non c'è nulla di così strano come la gente", dove la parola queer in inglese significa, oltre che strano, anche omosessuale.

Allora, avete preparato la poltrona comoda e i pop corn? 

Vincenzo.

martedì 26 maggio 2015

Cinquanta Sfumature di Biondo #22 - I telefilm da guardare ASSOLUTAMENTE quest'estate



Dopo il Serie TV TAG della settimana scorsa, è arrivato il momento di fare un po' di brainstorming e decidere quali telefilm seguire nel corso dell'estate in attesa del ritorno dei big a settembre, perché la sessione estiva d'esami passa in secondo piano quando ancora non si è deciso quale telefilm guardare/recuperare. 

Sei sempre stato curioso di sapere come nascono i famosi sottotitoli dei telefilm americani? Leggi la mia intervista ai ragazzi di Subspedia cliccando qui e qui

Vuoi invece leggere l'intervista a una delle personalità più conosciute del mondo dei telefilm in Italia, DanInSeriesclicca qui

Ovviamente quella citata è la programmazione americana, mentre non si hanno ancora notizie sulle date di trasmissione sulle reti italiane, probabilmente le stagioni indicate in questo post arriveranno nel bel paese l'anno prossimo. 


Devious Maids 3^ stagione - da domenica 1 giugno  9pm su Lifetime
Dal creatore di Desperate Housewives, Marc Cherry, Devious Maids segue le avventure di quattro donne latine che lavorano come domestiche nelle sontuose ville della Los Angeles che conta. Scandali, omicidi e colpi di scena con la giusta dose di comedy e glamour. Consigliato a chi sente la mancanza di Desperate Housewives e a chi vuole guardare un telefilm leggero senza troppe pretese, non aspettatevi una nuova Wisteria Lane o una nuova Bree Van De Kamp, è praticamente impossibile, ma gli episodi si lasciano guardare nonostante alcune storyline ricordino vagamente quelle già affrontate nella "serie madre" - lo schema è infatti più o meno lo stesso: quattro amiche uniscono le forze per capire come mai una loro compagna di pettegolezzi è morta. 

Hannibal 3^ stagione - da giovedì 4 giugno alle 10 pm su NBC 
Il finale della seconda stagione ci ha lasciati con una carneficina in casa Hannibal a causa del tradimento di Will. La terza stagiona comincerà con lo spiegare i fatti successivi a quell'evento e ci saranno alcuni episodi ambientati a Firenze - e infatti ricordo perfettamente il delirio in Santa Maria Novella durante le riprese. 

Fear The Walking Dead - prossimamente in onda su AMC 
La data ufficiale della premiere non è stata ancora annunciata, ma i sei episodi che compongono la prima stagione dovrebbero andare in onda entro la fine dell'estate, subito prima dell'inizio della sesta stagione della serie madre, The Walking Dead. La serie racconterà i primi giorni dell'epidemia zombie che ha devastato la terra e decimato la popolazione mondiale. Sarà ambientato a Los Angeles, quindi nulla a che fare con la serie principale ambientata nella East Coast, e seguirà la vita di una serie di personaggi che si ritroveranno a fare squadra per cercare di sopravvivere ai primi giorni dell'epidemia ed evitare il contagio. È sicuramente una delle serie che aspetto con più ansia, soprattutto perché sarà interessante vedere l'universo di TWD sotto un punto di vista diverso da quello di Rick Grimes e soci. 

Menzione speciale merita True Detective che ritorna con la seconda stagione il prossimo 21 Giugno su HBO e di cui devo ancora recuperare la prima serie, d'altronde la lista dei telefilm da guardare continua a crescere! 

A dire la verità il 2 Giugno parte anche la sesta stagione di Pretty Little Liars ma mi ha stufato così tanto che non consiglierei di guardarla nemmeno al mio peggior nemico. 

Se invece seguire una programmazione settimanale non fa per voi e volete dedicarvi alle maratone notturne, vi consiglio assolutamente The Fall che cerca di spiegare le dinamiche e le turbe mentali che portano un uomo, apparentemente normale, a diventare un serial killer. Nel cast ci sono l'immensa Gillian Anderson e Jamie Dornan, meglio conosciuto come Mr. Cinquanta Sfumature di Grigio. 


E voi avete già scelto i vostri telefilm da guardare tra una giornata in spiaggia e una notte bianca? 

Vincenzo.

sabato 5 luglio 2014

The O.C. torna in TV dopo dieci anni: Best Moments by L'Aspirante Biondo

The O.C.  è stato un telefilm andato in onda tra il 2004 e il 2007. Con quattro stagioni realizzate, è diventato un vero è proprio cult dei primi anni Duemila che ha appassionato milioni di fan in tutto il mondo. I protagonisti sono quattro giovani di Newport Beach, Orange County, quartiere ricco della calda Los Angeles. La storia comincia con l'arrivo del disagiato Ryan Atwood a casa Cohen dove conosce Seth, Summer Roberts e sopratutto quella che sarebbe diventato l'amore della sua vita, Marissa Cooper. Le quattro stagioni si focalizzano sulla loro vita, lo studio, il liceo, i primi amori e i guai di questi quattro adolescenti ricchi e un po' viziatelli che sembrano avere tutto dalla vita. In queste calde giornate estive, Italia 1 sta mandando in onda la serie completa per festeggiare il suo decimo anniversario, e quale occasione migliore per rispolverare insieme i momenti migliori?

clicca sul titolo in grassetto per vedere la scena su youtube.

 Il bacio alla Spiderman di Seth e Summer
Sicuramente una delle scene più belle della serie. Semmer (Seth+Summer) sono una delle coppie preferite di moltissimi fan, a me piacciono molto, ma preferisco di gran lunga Ryan e Marissa <3 



Bacio di Ryan e Marissa sulla ruota panoramica
Ryan soffre di vertigini e Marissa lo bacia per tranquillizzarlo. Una delle scene più romantiche della serie, e poi loro sono adorabili. ADORABILI. 



La prima volta di Marissa 
Anche voi pensavate che Marissa ne avesse già fatte di ogni con quel bel fusto di Luke e con mezza Newport Beach? In effetti sì, ma Ryan ha avuto l'onore di profanarla per bene e con l'aMMMore... in una capanna, sulla spiaggia, costruita apposta per l'occasione, how romantic!

 Marissa in overdose a Tijuana
 Lei favolosissima si imbottisce di antidolorifici e alcool per dimenticare i problemi. Il minimo visto che si era ritrovata con una madre un po' zoccola, un padre indebitato fino al collo e strafottente e un patrigno che avrebbe potuto essere tranquillamente la reincarnazione di Satana. Favolosa la scena in cui Ryan la prende in braccio e la porta in salvo. La stessa scena si ripeterà anche alla fine della terza serie, ma non vi dico quando perché scoppio in lacrime tutte le volte che ci penso. 


mercoledì 18 giugno 2014

We are 90's bitch, Intervista a Mary Tribbiani di The Pretty Wild

Courtesy of Mary's Facebook Profile

Gli anni 90 stanno tornando di moda, sarà perché degli anni '70 e '80 si è già detto tutto, sarà perché i grandi di oggi erano i giovani di quel tempo, ma sempre più attenzione viene data al ricordo dei trend e dei simboli dell'ultimo decennio del secolo scorso che tra le tante cose ci ha regalato Britney Spears, le Spice Girls, Non è La Rai, i sandali con la zeppa e il revival dei pantaloni a zampa d'elefante. Una delle prime blogger a scrivere di questi favolosi anni è stata Mary Tribbiani di The Pretty Wild che con il tempo è diventato un vero e proprio must read blog per gli appassionati del genere. Ma non solo, i post dedicati al fitness, all'alimentazione, alla musica e al fashion world fanno di TPW un blog adatto a tutti i gusti.

Com'è nata l'idea di creare The Pretty Wild?
Se parliamo della prima fase del blog, quella in cui si intitolava Single e Sbronza, era più che altro un diario personale fatto di pensieri e riflessioni su amore, relazioni, sesso.. per intenderci era un po’ come quando oggi si pubblicano aggiornamenti sui social network.
Dall’anno scorso invece ho deciso di cambiare titolo e The Pretty Wild è diventato più magazine, scrivo ancora di amore e relazioni, ma la maggior parte degli articoli sono su moda, musica, cinema, telefilm, fitness e ovviamente… anni novanta! L’idea è di renderlo una piccola Bibbia per bad girls!

Ho notato che ultimamente hai dedicato molti post riguardo ai trend degli anni '90, alla vita e alle passioni degli adolescenti di quegli anni, secondo te cos'è cambiato? Cosa hanno di diverso gli adolescenti di oggi rispetto a quelli di qualche decennio fa?
Mi piace parlare degli anni novanta perché essendo ‘recenti’ solo adesso li stiamo riscoprendo e mi piace approfondirli. Rispetto agli anni settanta/ottanta che sul web esistono community che ne parlano da anni e hanno già trattato quasi tutte le tendenze, gli anni novanta sono ancora ‘freschi’ e quindi talvolta un articolo che scrivo su un trend o un giornale di quegli anni è davvero l’unico articolo presente sul web.
Sull’adolescenza dell’epoca secondo me avere sedici anni nel ’92 sarebbe stato l’ideale. Parlo di modi di approcciare tra ragazzi e ragazze, c’era una dolcezza anche nella vita di tutti i giorni senza Internet, smartphone e altro, quando si trascorrevano interi pomeriggi chiusi in camera ad ascoltare musica dallo stereo o dal walkman e a scrivere su un diario. Quante belle abitudini si sono perse? Non ci si telefona più, si esce meno perché se devi sentire un’amica che non vedi da tanto finisci col sentirla e raccontarti tutto su Whatsapp, poi non si scrivono lettere, non si scrivono diari perché finiamo col dire le cose migliori su Facebook e Twitter… ecco questo manca, manca un sacco! La differenza tra gli adolescenti degli anni ’90 e quelli di oggi si può notare chiaramente leggendo i vecchi annunci delle riviste per teenagers. 

Courtesy of Mary's Facebook Profile
Secondo te qual è il trend degli anni '90 che dovrebbe assolutamente tornare di moda?
Se parliamo di moda, bene o male sono tornate quasi tutte le tendenze (jeans chiari a vita alta, crop top, anfibi, occhiali tondi) quindi ecco farei tornare di moda l’attitude dell’epoca come ho appena detto nella risposta precedente.

Anche Beverly Hills 90210 è un altro argomento di cui hai scritto molto, dai personaggi, ai gadget, fino ad arrivare al look dei protagonisti in ogni puntata, com'è nata questa tua passione? Lo seguivi quando veniva trasmesso in TV o il tuo interesse è nato solo successivamente?
Certo che lo seguivo anche se ero piccolissima, avevo l’album di figurine e il diario di Brenda comprato sulla spiaggia insieme a quello di Ambra! Nel febbraio del 2012 mi decisi a rivedere la serie perché fa un po’ parte di quei vecchi telefilm che siamo convinti di conoscere a memoria perché li replicano dagli anni novanta sulla Mediaset però alla fine non abbiamo mai visto proprio tutti gli episodi. Cominciando questo rewatch mi sono divertita quindi a raccogliere più informazioni e curiosità possibili! Poi colleziono anche oggetti vari (diari, quaderni, libri, plaid). Beverly Hills 90210 non è la mia serie preferita, anche se non si direbbe, però è una serie cult che ha un posto speciale nel mio cuore e inoltre offre sempre tantissimi spunti per i miei articoli!

Qual è il tuo personaggio preferito di BH90210? Quello che detesti? Perché?
Non ho un vero e proprio personaggio preferito, per anni ho amato Kelly però poi l’anno scorso di punto in bianco mi sono ritrovata a preferire Dylan con Brenda.
A conti fatti, ora che ho venticinque anni, posso dire di essermi ritrovata in Brenda. Lei che è un po’ la pecora nera della casa e si vede sempre affiancata da questo fratello che invece sembra un santo perché lavora fin da piccolo, si compra l’auto da solo, diventa addirittura per un periodo attore quando era Brenda l’attrice di casa. Lei che si chiude in camera per giorni interi ad ascoltare Losing nmy religion a pensare Dylan che l’ha lasciata per Kelly. Mi sono affezionata tanto a Brenda quando nella quarta serie affronta il fallimento del college, lei che fa progetti, si trasferisce e sogna grandi cose poi si sente fuori posto, a disagio e torna a casa a testa bassa. Ecco sì è decisamente lei quella che preferisco.

Per quanto riguarda il personaggio che detesto non c’è uno in particolare perché pure la cattiva di turno, Valerie, ha il suo perché! Forse qualche guest star che ora non ricordo..

Dai tuoi post è evidente la tua passione per i telefilm, ci consigli due telefilm da 
guardare quest'estate? Perchè?
Ne consiglierei duemila! Però ecco guarderei vecchi telefilm replicati da sempre in estate come Baywatch, poi ci aggiungo un Twin Peaks che è un cult dell’epoca, ovviamente fossi in voi mi procurerei tutti gli episodi di Beverly Hills 90210 e Melrose Place. E se volete trovare un guru allora Due uomini e mezzo dove Charlie Sheen è una religione! Ah DeejayTv sta replicando Felicity, lo consiglio vivamente ;)

mercoledì 11 giugno 2014

Telefilm che passione, intervista ai ragazzi di Subspedia! (seconda parte)

Questo post è stato aggiornato il 25/10/2015 

credits to subspedia.weebly.com
Dopo la prima parte (che potete leggere cliccando qui) ecco la seconda parte della nostra intervista con i ragazzi di Subspedia a.k.a. i nostri spacciatori preferiti di sottotitoli! 

Secondo voi perchè le serie TV made in USA hanno così tanto successo? Che cosa hanno in più rispetto a quelle che in Italia vengono definite fiction?

Fawed - Tralasciando il mio “oddio, SERIAMENTE?!” iniziale, cercherò di dare una spiegazione. Innanzitutto, è innegabile il fatto che una delle culture dominanti dal secondo dopoguerra ad oggi sia quella americana, quindi direi che già questo aiuta. Se poi si analizza la qualità del prodotto, ultimamente anche noi italiani siamo diventati decisamente più raffinati in fatto di gusti: se prima macinavamo qualsiasi “scarto di produzione” arrivasse dagli States, oggi sappiamo riconoscere una buona serie da una scadente, basti pensare al successo di serie come Game of Thrones o Breaking Bad (e della mia cucciola tanto amata, The Newsroom, anche se ancora rimane un prodotto “di nicchia”). Non va poi sottovalutata la quantità di canali che producono serie TV. Se in Italia abbiamo essenzialmente tre blocchi (Rai, Mediaset, SKY), ed è inutile che mi esprima per dire quale dei tre produca le serie di qualità migliore, oltreoceano hanno un numero di canali in chiaro e via cavo nettamente superiore, offrendo quindi un quantitativo di telefilm che non è quasi paragonabile al nostro. Però, lasciatemi spezzare una lancia anche in favore dei nostri vicini d’oltremanica, che con la loro televisione pubblica riescono a tirare fuori storie che non brilleranno magari per effetti speciali o lavoro di post-produzione, ma di certo sanno appassionare lo spettatore raccontando storie che coprono i temi più differenti… e non soltanto le vite dei santi o il ruolo della mafia in Italia, così, tanto per dire…

Avete mai avuto problemi con le varie agenzie che si occupano del doppiaggio dei telefilm di cui voi rilasciate i sottotitoli praticamente in contemporanea con gli USA? Domanda scottante, lo sappiamo, ma noi de L'Aspirante Biondo siamo curiosi.
MQamar - Nessuna agenzia di doppiaggio ha ancora reclamato nulla, ma ricordo di una polemica scattata dopo che un traduttore di professione aveva letto un nostro post nel sito dal titolo “cercasi traduttori”. Evidentemente quando ho scritto quel post avevo usato le parole sbagliate, perché avevo specificato che tradurre per noi doveva essere considerato un semplice hobby (in quanto nessuno ci paga nulla per quello che facciamo), e questo ragazzo ci aveva accusati di minare alla credibilità e alla serietà della professione del traduttore, incitando a tradurre gratis. In più sosteneva che non avevamo il diritto di usare la parola “traduttori” in quanto non tutti i subber di Subspedia sono effettivamente laureati in traduzione. Inutile dire che non avevamo assolutamente intenzione di mancare di rispetto né tanto meno di offendere l'intera categoria dei traduttori professionisti, ma questo traduttore se l'era presa tantissimo e aveva pubblicato la sua polemica in ogni dove (suo blog, suo twitter, ecc). Da allora, per evitare scenate del genere, usiamo la parola subber e speriamo che nessuno se la prenda più.

Esiste la possibilità di collaborare? Se sì, come?
Ellie - Certo che sì, ci sono momenti precisi dell'anno in cui poter fare il test per diventare un subber, di solito una settimana ad aprile, una a settembre e una a dicembre. Mettiamo sempre un annuncio con un po' di preavviso e tutte le istruzioni, quindi seguiteci su FB e sul sito. 

Ringrazio FawedMQamar, Ellie e Sintie per la loro gentilezza e disponibilità, è sempre bello raccontare di giovani che hanno una passione e la portano avanti senza nessun guadagno, solo perché gli piace farlo. 

Vincenzo.  


mercoledì 4 giugno 2014

Telefilm che passione, intervista ai ragazzi di Subspedia! (prima parte)

Questo post è stato aggiornato il 25/10/2015 

credits to subspedia.weebly.com

In principio furono Frasier e Friends, poi arrivarono Buffy e Sex and the City. I primi anni duemila furono tutti per Lost, Grey's Anatomy e House, in questo periodo spopolano The Walking Dead e Game Of Thrones. Da sempre il pubblico italiano, e non solo, ha seguito i cosiddetti "telefilm americani" e al genere sono dedicati interi canali televisivi satellitari e digitali che trasmettono gli show in anteprima, con la generalista Italia Uno che prova a stare a passo con i tempi trasmettendo in esclusiva serie come Arrow e The Tomorrow People (e relegando piccoli capolavori come Shameless alla fascia notturna). Negli ultimi tempi le televisioni fanno sempre più fatica a mantenere questa esclusività perché tra il pubblico è cresciuta  l'esigenza di seguire gli show in lingua originale e in contemporanea con gli States, per questo motivo sono nati moltissimi siti web che rilasciano sottotitoli dei vari episodi quasi lo stesso giorno di messa in onda per la gioia dei fan e la disperazione dei grandi network. Noi de L'Aspirante Biondo, visto che siamo quasi tutti laureati e laureandi in Lingue (ci siamo conosciuti proprio all'università!), ci siamo interessati all'argomento, e abbiamo pensato di fare qualche domanda agli amici di Subspedia, uno dei siti italiani di condivisione subs più seguiti (noi compresi!) 

Com'è nata Subspedia? Com'è partita l'idea di creare quello che ad oggi è uno dei siti di condivisione subs più conosciuti?
Tre anni fa esisteva un altro sito che aveva decisamente poca fama e poca fortuna... e infatti è finito in rovina. Ma come canta la cara Conchita Wurst, ci siamo rimboccati le maniche e siamo "risorti come una fenice", ripartendo quasi da zero. Abbiamo cambiato moltissime cose, prima di tutto la nostra filosofia. Non facciamo sottotitoli per essere i primi, non facciamo sottotitoli per ottenere lo streaming. Facciamo sottotitoli perché ci piace farlo, perché amiamo le serie tv americane e la lingua inglese... e perché abbiamo davvero tantissimo tempo libero, ma questo magari non diciamolo a voce troppo alta.

Come funziona il processo di traduzione, sincronizzazione e rilascio dei subs? Avete una vera e propria redazione che gestisce le varie fasi?
MQamar - Nessuna redazione, ogni serie viene tradotta generalmente dallo stesso gruppo di traduttori (il cosiddetto team di traduzione) e ogni puntata è rivista e revisionata da un revisore, un subber un po' più esperto che ha la “responsabilità” del rilascio in rete dei sottotitoli di quella data puntata. Se ad esempio ieri negli USA è andato in onda Arrow, noi stamattina iniziamo col procurarci lo script in inglese (sono diversi i siti su cui sono reperibili le basi in inglese). Lo script viene diviso in parti eque a seconda del numero di traduttori e ogni subber traduce e sincronizza la sua parte. Traduzione e sincronizzazione avvengono allo stesso tempo, usiamo dei programmi che ci permettono di svolgere in contemporanea le due cose. Terminata la traduzione, il subber la invia al suo revisore che provvederà ad assemblare le varie parti e a correggere eventuali errori, per poi pubblicare i sottotitoli sul nostro sito. Quando ci sono dei ritardi nel rilascio della base in inglese, il revisore divide la puntata a minuti e i subber iniziano a tradurre dall'audio per poi fare il confronto con la base, una volta disponibile in rete. 

Si dice che ci conosce le lingue straniere abbia maggiori possibilità di impiego professionale sopratutto nel campo del turismo e delle relazioni internazionali. Eppure voi avete deciso di usare questa vostra competenza per fondare autonomamente e gratuitamente un sito che si occupa di tutt'altro. Che giudizio avete rispetto all'importanza delle lingue straniere?
Fawed -  Conoscere le lingue non è importante, è fondamentale al giorno d'oggi, l'inglese soprattutto è ormai ovunque. Gli articoli scientifici vengono interamente scritti in inglese, le conferenze sono in inglese, i TED (anche se ci sono i sottotitoli) sono in inglese... e non parliamo del francese, che è la lingua ufficiale di praticamente tutte le organizzazioni internazionali. Conoscere e saper parlare un'altra lingua apre la mente in modo assurdo, ti mette in contatto con culture totalmente diverse da quella di provenienza e permette di seguire tutte le serie tv di questo mondo senza dover aspettare per i sottotitoli, il che non è male (anche se voi fareste bene ad aspettarci, ovviamente)

Secondo quali criteri scegliete i telefilm/film di cui pubblicate i sottotitoli?
Ellie - Per le serie nuove è semplicissimo, i revisori propongono con un po’ di anticipo le serie di cui vorrebbero occuparsi e quando gli admin compongono il palinsesto (di solito a settembre, dicembre e maggio), decidono se approvarla o meno, anche se generalmente è un sì. Per le serie già in corso e per i film è un pochino differente, poiché che ci sono delle regole da seguire: serie con non troppi episodi alle spalle, uscita del film non prevista in Italia (o prevista dopo qualche mese), script disponibile, team completo per la traduzione e altro.

A proposito di sottotitoli di film la cui uscita non è prevista in Italia, i ragazzi di Subspedia hanno prodotto anche i subs per The Normal Heart, meraviglioso film di cui potete leggere la nostra recensione cliccando qui.

Vi è mai capitato di dover produrre i sottotitoli di una o più serie che detestate? Esempio?
Fawed - In realtà, è normale che una serie possa non piacere, perché quando la prendiamo nel palinsesto e un revisore decide di occuparsene, si hanno relativamente poche informazioni. Qualche trailer, se si è fortunati si ha una clip ed una trama abbastanza dettagliata, ma ci sono un numero di fattori che non permettono di prevedere come sarà poi effettivamente quella serie. Può succedere, quindi, che una serie acclamatissima, che prende spunto dal libro di uno degli autori più famosi del mondo, possa risultare poi... poco piacevole. Non che mi stia riferendo a qualche serie in particolare, si capisce, no? Però, anche quando non piace al revisore, si va comunque avanti fino alla fine, soprattutto perché una delle cose più belle del nostro hobby è poter leggere i commenti di ringraziamento delle persone che usano i tuoi sottotitoli, soprattutto quando li hai fatti cercando di trattenere i peggiori commenti verso i personaggi più idioti della terra che non capiscono a cosa servano le riserve di propano di un consigliere comunale... ripeto, riferimenti totalmente generali, eh!


Per questa settimana è tutto, nel prossimo appuntamento con Fritto Misto, i ragazzi di Subspedia risponderanno nuovamente alle nostre domande e ci sarà anche una domanda che li ha lasciati un po' spiazzati,  assolutamente da non perdere!

Potete seguire Subspedia su Facebook|Twitter|Sito Ufficiale

domenica 18 maggio 2014

8 anni senza Marissa Cooper - BEST MOMENTS

Questo post è stato aggiornato il 25/10/2015 



Ebbene sì, il 18 Maggio 2006 moriva la paladina degli adolescenti problematici con disturbi alimentari e dubbi sulla propria sessualità, la regina indiscussa di Newport Beach, Marissa Cooper. Figlia di Jimmy e Julie Cooper, muore tragicamente a causa di un incidente stradale causato dal suo ragazzo (Kevin Volchock), rivale del suo ex ragazzo/nonsicapiscebenecosa (Ryan Atwood <3) che guidava l'auto in cui viaggiava. 'na caciara immesa, ma non sto qui a precisare perché tutti conoscete Marissa Copper (altrimenti you can't sit with us).
Regina indiscussa delle prime tre stagioni di The O.C. (vogliamo una reunion!) è protagonista di storylines memorabili ed iconiche: nella prima stagione è fidanzata con il quaterback del liceo, ricca sfondata e ammirata da tutti, nel giro di tre episodi lascia l'atleta, si fidanza con il teppista con gli occhi da cerbiatto, Ryan, e i genitori perdono tutti i soldi rendendola lo zimbello del liceo. Tutto questo non è semplicemente pazzesco?
Nella seconda stagione scopre la bellezza dell'alcool come una venticinquenne con problemi di cuore qualsiasi, prova ad assaggiare la Jolanda ma ritorna sui suoi passi perché non riesce proprio a stare lontana dal suo amato Ryan, chiamala scema.
Nella terza stagione ne combina veramente di ogni, sesso, droga e rock n'roll come un figlia dei fiori qualsiasi con una serie di eventi che culminano con la sua tragica morte.
A otto anni dalla sua prematura e dolorosissima scomparsa, voglio celebrarla elencando 5 momenti iconici che hanno caratterizzato la sua storia a The O.C.:

Ubriaca e impasticcata come le merde a Tijuana: non c'ha più una lira, scopre che la mamma si bombava il suo ex-ragazzo, le cose con Ryan vanno così così, che fa? si 'mbriaca e si impasticca come le merde. Viene trovata da Ryan in un vicoletto (una delle tante volte in cui le salva il culo)

Assaggiamo la Jolanda con Alex: stanca del Walter, decide di assaggiare la Jolanda e, visto che se non esagera non è contenta, va addirittura a vivere con la tizia. Poi si rende conto che lei al Walter e a Ryan non può rinunciare e ritorna sui suoi passi.

La prima volta con Ryan: Dopo un tira e molla esagerato durato due anni, finalmente gliela dà! non potete capire la mia gioia per quel povero ragazzo che finalmente ottiene qualcosa di buono dal rapporto.

La morte: Sappiamo già tutti come muore, ma è sempre uno strazio. L'unica volta in cui ho pianto così tanto è stato quando è morta Lexie Grey nell'ottava stagione di Grey's Anatomy.

Chiunque tu vuoi che io sia”: quanto tutto è cominciato, due mondi completamente diversi che si incontano. Ryan e Marissa, Marissa e Ryan.

Menzione speciale al momento in cui sclera come una matta contro quella buona donna della madre colpevole di non comprenderla a fondo, nel corso del tempo è diventata la scena della mia vita.